Figlio Nichi Vendola? I marxisti non riescono a crederci!


Scrive Diego Fusaro…

La guida di un movimento che, se ricordo bene, si autoproclama comunista cede alla pratica ultraclassista dell’adozione di un bambino mediante la mercificazione integrale della donna resa possibile dall’utero in affitto? Sarebbe un controsenso totale, ed è per questo che è bene sollevare il dubbio: non può essere vero, sarebbe la dissoluzione immediata e irreversibile di Vendola e del suo partito; sarebbe la prova che si tratta di un partito al servizio del capitale e della mercificazione, dello sfruttamento dei corpi e dell’umiliazione permanente delle donne. Sarebbe la prova che Vendola e i suoi seguaci sono passati dalla lotta contro il capitale alla lotta per il capitale. No, non può essere vero. Aspettiamo che qualcuno smentisca. Aspettiamo che ci mostrino che era solo propaganda tesa a oltraggiare un partito che ha fatto della difesa dei deboli e degli offesi del pianeta la propria bandiera.

Fonte:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/17/vendola-compra-un-figlio-spero-smentisca/2471734/

http://www.tempi.it/nichi-vendola-avra-un-figlio-cosi-diventa-un-capitalista-che-sfrutta-il-proletariato#.VtLcJrPclTc

NOma – App per combattere le mafie


Bellissima iniziativa quella di realizzare un’app per ogni smartphone per ricordare gli eroi uccisi dalla mafia (e dalla parte malata dello Stato che ha ancora rappresentati nelle istituzioni).
Puoi combattere la mafia anche tu tenendo viva la memoria di chi ha scritto col sangue l’idea d’Italia che tutti dovremmo desiderare.

Visita il sito nomapalermo.it/

https://play.google.com/store/apps/details?id=it.sullenostregambe.nomapalermo

NOma nasce da un’iniziativa dell’associazione culturale “sulle nostre gambe” e si pone l’obiettivo di divulgare “le storie” delle molte persone che hanno combattuto la mafia fino a sacrificare le proprie vite.
NOma è un’applicazione che guida cittadini, turisti, giovani e studenti attraverso le strade di Palermo e dintorni, nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto la storia italiana a partire dagli anni ’70.
NOma vuole fornire utili strumenti alle nuove generazioni per combattere un male che non è ancora stato debellato, malgrado i passi da gigante compiuti in questi anni e che, piuttosto, si diffonde nella nostra penisola in forme sempre più subdole.
Ciascuna “storia” è illustrata e raccontata attraverso documenti storici, animazioni digitali, note biografiche, video, fotografie d’epoca e interviste inedite ai familiari, con la voce narrante di Pif e di tanti altri artisti.
L’applicazione propone inoltre itinerari che conducono alla scoperta delle realtà che aderiscono a “Addiopizzo”, un movimento che agisce dal basso nato su iniziativa di un gruppo di giovani che hanno scelto di combattere la mafia promuovendo un sistema di economia virtuosa e libera dalla mafia attraverso lo strumento del “consumo critico Addiopizzo”.

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Roberta D’Alessandro 1 Ministra Giannini 0


Ministra, la prego di non vantarsi dei miei risultati.
La mia ERC e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane. L’Italia non ci ha voluto, preferendoci, nei vari concorsi, persone che nella lista degli assegnatari dei fondi ERC non compaiono, né compariranno mai.
E così, io, Francesco e l’altra collega, Arianna Betti (che ha appena ottenuto 2 milioni di euro anche lei, da un altro ente), in 2 mesi abbiamo ottenuto 6 milioni di euro di fondi, che useremo in Olanda. L’Italia ne può evidentemente fare a meno.
Prima del colloquio per le selezioni finali dell’ERC, ero in sala d’aspetto con altri 3 italiani. Nessuno di noi lavorava in Italia. Immagino che qualcuno di loro ce l’abbia fatta, e sia compreso nella sua “lettura personale” della statistica.
Abbia almeno il garbo di non unire, al danno, la beffa, e di non appropriarsi di risultati che italiani non sono. Proprio come noi.
Vada a chiedere alla vincitrice del concorso per linguistica informatica al Politecnico di Milano (con dottorato in estetica, mentre io lavoravo in Microsoft), quante grant ha ottenuto. Vada a chiedere alle due vincitrici del concorso in linguistica inglese, senza dottorato, alla Statale di Milano, quanti fondi hanno ottenuto. Vada a chiedere alla vincitrice del concorso di linguistica inglese, specializzata in tedesco, che vinceva il concorso all’Aquila (mentre io lo vincevo a Cambridge, la settimana dopo) quanti fondi ha ottenuto.

Sono i fondi di queste persone che le permetto di contare, non i miei.

E finalmente qualcuno dice le cose come stanno. Questi politici bravi a riempirsi la bocca solo quando non sono impegnati a riempirsi il portafogli!
L’Italia è migliore dei suoi rappresentanti.
Votiamo consapevolmente e diffondiamo l’amore per la cultura non solo per fini economici.

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#avaste

politico perditempo

La politica italiana ed il digitale


Interessantissimo videocast di Marco Calamari sull’Italia Digitale. La nostra classe politica è assolutamente impreparata ad interpretare la rivoluzione tecnologica. E purtroppo molti cittadini non hanno la cultura digitale per capire i danni che vengono procurati alla nostra nazione dal non avere una chiara visione di quanto siano strategiche le infrastrutture per la trasmissione dei bit per la nostra economia.

Godetevi questa meravigliosa lezione/denuncia di un vero pioniere dell’era digitale in Italia

 

I nostri politici fanno solo del marketing riempiendosi la bocca di innovazione ma alla fine pensano sempre e solo alle loro tasche.

 

 

Marco Calamari, esperto di privacy e crittografia in Rete, collabora a progetti come Freenet, Mixmaster, Mixminion, Tor &  GlobaLeaks. È il fondatore del Progetto Winston Smith e tra i fondatori del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali.
Dal 2002 organizza il convegno E-Privacy ed è editorialista di Punto Informatico dove pubblica la rubrica settimanale Cassandra Crossing.
È membro del capitolo italiano di IISFA, di AIP e di OPSI e opera come consulente tecnico forense.
Home Page: http://www.marcoc.it/

http://www.cassandracrossing.org/

 

Stile di vita ed inquinamento la vera causa dell’aumento di casi di cancro


Da ora in avanti, se ancora ce ne fosse bisogno, non possiamo più tollerare di vivere in un Paese ad alta densità di inciviltà ecologica.
La nostra terra è martoriata dall’ignoranza che riguarda temi legati alla salvaguardia dell’ambiente ed alla scelta di soluzioni a basso impatto sui beni comuni.
La terra dei fuochi ha smesso di essere “emergenza” e questo perché i cittadini hanno altro a cui pensare.
Per proteggere la vita delle generazioni future dobbiamo scegliere politici che non si pieghino a logiche di affari personalistici e che perseguano, oltre al bene comune, il benessere comune.
La prevenzione delle malattie mortali si deve fare anche scegliendo di vedere l’inquinamento invisibile che circonda la nostra vita.

Ambiente e stili di vita sarebbero i fattori che contano per il 70%-90% nello sviluppo dei principali tumori. I fattori interni, cioè il modo in cui il corpo funziona e il rischio di mutazioni casuali del Dna delle cellule staminali, pesano solo per il 10-30%.

Secondo la ricerca, pubblicata da Cristian Tomasetti e Bert Vogelstein della Johns Hopkins sulla rivista Science, i due terzi dei tumori sono causati da mutazioni casuali del Dna delle cellule staminali, con un apporto minimo o nullo al rischio da parte di stili di vita o cause ereditarie.

Leggi il resto qui…

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/21/cancro-nessuna-sfortuna-nello-sviluppo-dei-tumori-contano-fattori-esterni/

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