#marketing – Perchè il sito deve essere fatto bene per i dispositivi mobili?


Google porta più volentieri i navigatori al tuo sito web se questo è fatto bene. Le connessioni lente dei cellulari oggi impongono che i siti in versione “mobile” siano performanti, che siano veloci anche quando non disponiamo di una connessione eccellente.

Questo video ti spiega come puoi fare per avere una vera analisi gratuita del tuo sito internet e parlare con il tuo webmaster per far realizzare quella ottimizzazione che oggi risulta non più rimandabile.

 

 

Se vuoi ulteriori informazioni a riguardo puoi lasciare un messaggio specificando se vuoi essere contattato privatamente o desideri una risposta pubblica.

https://testmysite.withgoogle.com/intl/en-gb

Marco Costanzo

 

 

Distinguere le notizie false da quelle vere e non diffondere le bufale


Internet è il regno delle informazioni che, come l’acqua, possono essere buone o inquinate.

Oggi iniziamo ad imparare come distinguere le informazioni vere da quelle false ed una regola eccezionale che può farci evitare tanti errori.

Il sito Valigia Blu ha pubblicato un ottimo servizio giornalistico sulle Fake News.

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Tutti noi ogni volta che accettiamo in maniera passiva le informazioni, condividendo un post, un’immagine, un video, senza prima aver verificato, contribuiamo ad aumentare il rumore e la confusione. Noi tutti svolgiamo un ruolo fondamentale in questo ecosistema. (…)

Dobbiamo assumerci la responsabilità di controllare in maniera indipendente cosa vediamo online.
Se hai una decina di minuti leggi questo articolo al seguente indirizzo

http://www.valigiablu.it/fakenews-disinformazione/
Licenza cc-by-nc-nd valigiablu.it

 

Se invece vuoi subito la regolina d’oro per non incappare nell’errore di mandare a qualche amico un messaggio falso, prova a fare così:

 

  1. Condividi solo lo stretto indispensabile
  2. Prima di condividere un testo esamina bene il suo contenuto, a prescindere dal fatto che contenga le parole “urgente” e “condividi”
    1. seleziona le prime parole
    2. inseriscile sul motore di ricerca precedute dalla parola “bufala”
    3. se nessun risultato mostra quel testo come falso allora puoi
  3. Condividerlo sui tuoi canali social (Whatsapp, Facebook ed altro) solo se strettamente necessario
  4. Se qualche tuo amico invece ti inoltra un testo od una immagine che non ti convincono devi sempre chiedergli di citarti la fonte, prima di condividere a tua volta.

Internet migliora se miglioriamo noi e se impariamo ad avere la giusta padronanza di questo strumento.

 

Marco Costanzo

Facebook: se non sai sorridere, non aprire una pagina


Questo articolo parla di Epic Fail e di successi nell’utilizzo di Facebook da parte delle aziende.

Dice un vecchio proverbio cinese che chi non sa sorridere non deve aprire un negozio. Aggiornandolo ai tempi di oggi si potrebbe dire che non si dovrebbe nemmeno aprire una pagina Facebook.

Ti racconto l’esperienza di questa mattina.

Mi connetto online e visito le pagine Facebook di 2 aziende. La prima ha 1.6 milioni di like, la seconda arriva a 500 like, la differenza è giustificata dal mercato di riferimento delle due società, ma 500 like vuol dire scarsa applicazione nel promuoverla nel mondo reale.

Mi connetto con la prima ed in poco tempo ottengo una risposta chiara e puntuale alla mia domanda da parte di Giulia, un vero “brand ambassador” dell’azienda per cui lavora. Alla fine delle sue comunicazioni non dimentica di firmarsi. Io parlo con lei che è una persona fisica come sono io. Mi toglie subito l’imbarazzo di parlare con qualcuno di cui non conosco l’identità.

Mi connetto con la seconda azienda, di cui non farò il nome, e dopo alcuni minuti ottengo la risposta alla mia domanda. Essendo il messaggio non firmato, chiedo la cortesia di sapere con chi stessi parlando. Guardo sullo schermo che il messaggio è stato visualizzato ma nessuno mi risponde.

E’ semplice maleducazione o incapacità professionale? Sicuramente l’azienda non ha ritenuto che la comunicazione frontale con il cliente attraverso Facebook fosse fondamentale ed ha lasciato nelle mani di qualcuno uno strumento che invece di rivelarsi un canale di comunicazione si è rivelato un boomerang per le vendite di quella impresa.

Avrei potuto immediatamente lasciare un feedback negativo nella pagina dello sprovveduto comunicatore/comunicatrice spiegando che nessuno ha evaso le mie domande ma questo non è nel mio stile. Sicuramente se dovessi acquistare in futuro gli articoli proposti dall’azienda scorbutica farei prima un giro  per cercare gli stessi articoli da qualche suo concorrente.

 

Come dice Zio Mike, bisogna sempre punire con un regalo le persone che ci offendono. Per questo motivo invierò questo articolo all’azienda numero 2. E farò i complimenti alla numero 1.

Suggerisco agli imprenditori che vogliono approfondire il concetto di webmarketing relazionale il lavoro di  Bryan Kramer oppure di cominciare a leggere il materiale del corso bit.do/tecnofelicita

e ricordate, siamo sempre la media delle 5 persone che frequentiamo più spesso.

educazione

 

Dr. Marco Costanzo

Digital Coach e Social Media Strategist

 

 

Aggiornamento [] Dopo aver inviato questo articolo al contatto chat della pagina facebook sono stato contattato da chi gestisce la pagina che mi ha spiegato che il trattamento a me riservato era in funzione della mia veste di venditore e non di acquirente. La reticenza a dire il proprio nome era legata quindi al mio ruolo. Per questo motivo sicuramente l’azienda numero 2 sicuramente non è da considerare scorbutica verso i clienti. 

Dropshipping: qualche informazione utile


“Per Drop Ship (anche conosciuto come drop shipping o dropshipping ) si intende un modello di vendita grazie al quale il venditore vende un prodotto, ad un utente finale, senza possederlo materialmente nel proprio magazzino.

Il venditore, effettuata la vendita, trasmetterà l’ordine al fornitore che in questo caso viene chiamato “dropshipper”, il quale spedirà il prodotto direttamente all’utente finale.

In questo modo il venditore si preoccupa esclusivamente della pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi di imballaggio, spedizione e garanzia che invece sono a cura del fornitore.”

(Wikipedia)

e ancora

e ancora

Se vuoi altre informazioni lascia un commento.

Povera patria: il video della intervista alla Raggi di Mentana


 

In una Italia che ha problemi molto seri ( bit.do/petrolio ad esempio) un esercito di giornalisti prezzolati diventa la paranza dei politici di basso livello che fanno accordo con le mafie.

Troppe persone incontrate questa sera hanno capito della vicenda delle polizze sulla Raggi tutto il contrario di quello che in effetti questa situazione prospetta.

Per chi fosse alla ricerca della verità, oltre a quella dei tribunali, perchè speriamo che ora partano le querele per diffamazione, seguendo questo link sarà possibile sentire direttamente dalla voce di Virginia Raggi e di Mentana come stanno le cose.

Spero che il lettore di questo sito sia una persona abituata a pensare con la propria testa ed a verificare i fatti.

Per un aiuto alla verità storica qui sotto trovi il link diretto al video dell’intervista.

https://business.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/videos/724329094416209/